LETTURE DEL BLOG N°122.800 A LUGLIO 2025

28 luglio 2025

LA TABULA

ANTICA MAPPA
CON IL TRACCIATO PIACENTINO
scorri la pagina web qui e leggi l'articolo
che è stato pubblicato sul quotidiano
piacentino ILPIACENZA.it il 2 giugno 2024
  


E’ una mappa storica d’importanza cruciale, antica e che nel suo originale la si data almeno alla metà del IV secolo, mentre quella esposta in Austria è derivata da quella antica e riprodotta nel medioevo. Anzi già gli studiosi accreditano la copia medievale ad un'altra di età carolingia, insomma dall’epoca romana venne “tramandata” e ricopiata per via delle informazioni topografiche che riportava.

Basta dire che l’Unesco l’ha messa nel “Registro della Memoria del mondo”, una carta geografica che contiene tutto “l’orbe” conosciuto in quei secoli, pensate che è una delle fonti più importanti al mondo per identificare toponimi antichi e qualcosa di piacentino c'è.

Ed ovviamente è riprodotta una porzione del nostro territorio con le strade e la distanza delle “mansio” (stazioni di sosta e cambio cavalli) per la direzione Parma, Milano, Pavia e ovviamente ben oltre.

Il disegno del territorio piacentino costeggia quindi il “flumine Padus” anche se, con errore, è stato posto tutto sulla sponda sinistra, mentre siamo saldamente su quella destra, un errore che non inficia il risultato dei toponimi.

E’ suddivisa “in blocchi” cioè in varie mappe, e interessante è quella appunto relativa alla nostra zona, dove compaiono le località di “tappa” giornaliera lungo l'antica via romana cioè le "mansio".

Intanto si nota bene la città di “Placentia” con la strada che porta verso Lodi “Laude Pompeia” e quindi su fino a “Mediolanum”, proseguendo invece verso est si arriva a “Florentia” che è Fiorenzuola d’Arda.

Dalla città verso ovest si punta su “Ad Padum” che significa “Al Po” che è identificato dagli studiosi come l'area vicina a Calendasco, luogo di passo del Grande Fiume sulla strada romana diretta a Pavia. Non per nulla restò luogo di traghetto per secoli, per diventare snodo cruciale della Via Francigena tra Lombardia ed Emilia.

L'itinerario della "Tabula" prosegue e passa il fiume Lambro dove si approda a “Quadrata” segue poi la località “Lambrum” per poi arrivare alla città di Pavia “Ticeno”, nome che richiama appunto il fiume Ticino su cui sorge. Circa la distanza che è segnata fra “Placentia” e “Ad Padum” (area di Calendasco), gli studiosi indicano che vada letto in IV (4) miglia e non XX (20), come effettivamente appare ancora oggi, circa sei chilometri.

Eravamo parte della Gallia Cispadana e basti ricordare che la Via Emilia venne iniziata nel 189 a.C. e terminata circa tre anni dopo, ebbene nella “Tabula” questa via romana che collegava Piacenza a Rimini, non è ancora segnalata, quindi il segmento che ci riguarda venne disegnato anni prima.

La città di Piacenza venne edificata nel 218 a.C. su di un terrazzo alluvionale del Po, e controllava l’area ovest verso “Clastidium” cioè Casteggio e Stradella ed era in simbiosi con Cremona sull'itinerario romano della via Postumia.

Dobbiamo l'aver rintracciato e conservato questo reperto al grande antichista tedesco Konrad Peutinger e da qui appunto il "nome" della preziosa mappa.

A Vienna l'originale è conservato nella Biblioteca Nazionale Austriaca, ma una copia, grandissima, la possiamo vedere da vicino a Brescia nel Museo di Santa Giulia.

Ad ogni modo la mappa è una solida testimonianza della posizione strategica, sotto vari punti di vista, di Piacenza e relativi luoghi principali, già cruciali oltre duemila anni fa.

testo di Umberto Battini

se copii cita Autore e web ! 


 

26 luglio 2025

NOTO E CALENDASCO

IN UNIONE DEVOZIONALE
CON NOTO
Domenica 27 luglio 2025 dalla Cattedrale di Noto parte alle ore 2 del mattino la processione che porterà l'Arca con il corpo di S. Corrado, fino al Santuario nella Valle dei Tre Pizzoni.
L'Arca resterà per diversi gioni dentro alla Grotta dove visse e morì l'Amato Patrono.
In unione spirituale con tutti i Fedeli netini, il ricordo fraterno dalla terra di Calendasco, dove ancora svettano i luoghi originali della Vita natia di San Corrado Confalonieri.
In chiesa si conserva il Cilio donato dai Portatori dei Cilii di Noto e dai devoti netini nell'anno 2015. 
 

 Calendasco terra corradiana, da oltre 400 anni S. Corrado è il Patrono del paese 

SAN CORRADO

LA PATRONALE DEL FEBBRAIO 2024
UN RICORDO FOTOGRAFICO
Nel borgo sul Po di Calendasco è Patrono da oltre 400 anni
San Corrado, figlio del feudatario Confalonieri.
Ancora è magnificamente visibile il maestoso castello
feudale di questa Casata di Militi vescovili guelfa.
Nel paese oltre al castello dei Confalonieri, alla chiesa
molto antica, d'origine longobarda, dove sicuramente venne battezzato,
resta anche l'antico Romitorio hospitale che accolse
il Santo quando si convertì nel 1315. 
Del medievale Romitorio ancora è visibile una parte
dello xenodochio longobardo. 

 
Festa Patronale di S. Corrado Confalonieri del febbraio 2024 a Calendasco (Piacenza)
borgo natio del Santo Eremita fotografie di Umberto Battini  

24 luglio 2025

INGLESE E SPAGNOLO

IL QUADRO DI S. CORRADO
SPIEGATO IN INGLESE
E "LA VITA" IN SPAGNOLO 

 

TESTI IN INGLESE

IL CASTELLO E IL ROMITORIO
CHE E' HOSPITALE FRANCIGENO DI CALENDASCO
Testo in inglese 

 

23 luglio 2025

IL LIBRO DEL 2024

UN LIBRO IMPORTANTE
DECINE DI CARTE MAI PRIMA
RESE PUBBLICHE
Riguardano il culto Patronale a S. Corrado
Tra i libri pubblicati da Umberto Battini spicca anche questo ultimo che va a colmare un vuoto storico. Infatti sono emersi documenti che testimoniano del culto antico e molto sentito, a Calendasco verso il Patrono.
Ed anche del rapporto diretto tra la chiesa di Calendasco e Noto, proprio al riguardo di San Corrado.
  

 

22 luglio 2025

PLASTICA NEL PO

NELLE SPONDE IN SECCA
I RESIDUI LASCIATI DALL'UOMO
CHE PER CENTINAIA DI ANNI
RILASCERANNO MICROPLASTICA
Un piccolo esempio di quello che si trova
nelle spiaggie assolate estive del Po 

 

21 luglio 2025

SAN CORRADO 1610

GIA' NEL 1610 A ROMA
DAL VATICANO S'APPROVO'
L'UFFICO PROPRIO DI S. CORRADO 
Si tratta dei Salmi e responsi 

 

20 luglio 2025

DIARIO FRANCIGENO

SERVIVA A INDICARE IL VIAGGIO
AI TANTI PELLEGRINI
articolo dal quotidiano ILPIACENZA.it 

 

BRACCIO RELIQUIARIO DI NOTO

IN QUESTO ANNO 2025
SONO BEN 75 ANNI CHE VENNE REALIZZATO E DONATO DAI FEDELI DI NOTO 
Già nel 2020 uscì questo piccolo studio storico di ricerca qui ben riassunto nella fotografia, dove si legge al fondo del Braccio Reliquiario di San Corrado Confalonieri, la scritta
dedicatoria e il punzone dell'argentiere che lo realizzò
nell'anno 1950, in argento, a Milano. 
foto e ricerca di Umberto Battini studioso di S. Corrado 



 

19 luglio 2025

PO REPORTAGE

ECCO COME SI PRESENTA IL PO
NELLA SECCA ESTIVA
da ILPIACENZA.it quotidiano
articolo del 18 luglio 2025 di Umberto Battini